Fonte: ADCGroup
XChannel lancia una campagna su Amazon per IMC TOYS e raggiunge 350mila euro di vendite e 4 milioni di impressions. Ecco 5 regole per fare pubblicità sulla piattaforma e-commerce
Oggi il 47% delle ricerche di prodotti e di informazioni inizia su Amazon, il primo e-commerce al mondo. Per questa ragione, gli inserzionisti non solo hanno intenzione di esserci per raggiungere il consumatore nel momento in cui è più esposto all’acquisto, ma anche per sfruttare a piene mani gli strumenti di misurazione e di definizione dei target in base ai processi di acquisto di cui Amazon dispone.
Dopo aver superato Microsoft nel 2018 Amazon è diventata la seconda piattaforma pubblicitaria più grande per la ricerca negli Stati Uniti continuando a rubare quota a quello che ormai e il suo vero e unico rivale, Google. ln un mercato degli annunci della rete di ricerca statunitense in continua crescita (+18% 2019 pari a $55,17 miliardi) Google otterrà a fine anno una quota del 73,1%. Nel 2019, secondo i dati di eMarketer di ottobre, l’attività di ricerca di Amazon crescerà di quasi il 30% rispetto allo scorso anno, portando i ricavi netti a 7,09 miliardi id dollari. La quota di Amazon a fine 2019 sarà del 12,9%, raggiungendo il 15,9% entro il 2021.
XChannel, la prima società in Italia specializzata in strategia di marketing crosscanale, ha sviluppato una campagna pubblicitaria su Amazon per il suo cliente IMC Toys, brand che assomma in sé tanti marchi, commercializzando un range di prodotti che va dalle bambole agli animali di stoffa fino ai giochi da tavolo per bambini.
Questa strategia, risultata vincente, è stata scelta proprio da Amazon come case study e tradotta in tutte le lingue. Sono i numeri a spiegare il perché: XChannel con la pubblicità su Amazon e la soluzione ‘Store’ ha fatto raggiungere a IMC TOYS 350.000 euro di vendite e 4 milioni di impressions. Il 68% delle vendite dello Store è stato ottenuto attraverso le campagne Sponsored Brands e il 32% direttamente dal traffico organico di Amazon.
È importante, quando ci si approccia alla vendita su Amazon, innanzitutto conoscere le potenzialità del mezzo e poi saperle sfruttare e calibrare a vantaggio del cliente.
Ecco 5 regole per il marketer, sviluppate da XChannel, che spiegano in maniera chiara e smart come vendere e soprattutto come fare pubblicità su Amazon.
1) Vendor – Seller – Seller FBA: quali sono le differenze?
Tutti si sono chiesti almeno una volta quale sia la differenza tra Vendor e Seller e perché sia importante conoscerla.
Come Vendor, Amazon vende e spedisce i prodotti agli utenti finali, fungendo quindi da fornitore per il cliente.
Come Seller, invece, la funzione di venditore sarà mantenuta dal cliente (ex. l’azienda produttrice).
Come venditore sul marketplace Amazon il cliente ha due opzioni per soddisfare gli ordini Amazon: gestire in maniera autonoma logistica, spedizioni, conferme d’ordine e resi per ogni singolo ordine oppure permettere ad Amazon di gestire il tutto con il servizio Fulfilled By Amazon FBA.
2) Crescere con la pubblicità su Amazon: dal branding alle transazioni
Cinque sono gli step per raggiungere una transazione su Amazon in modo facile e mirato.
1. Obiettivo
Innanzitutto, prima di programmare una campagna pubblicitaria su Amazon, è fondamentale individuare il proprio obiettivo: rafforzare la brand awareness? Incrementare le vendite? Puntare sulla stagionalità delle vendite? Ostacolare i competitor?
2. SEO
Una volta stabilito l’obiettivo il secondo step è implementare la strategia SEO, scegliendo le migliori foto prodotto e poi individuando caratteristiche, descrizione e titolo.
3. Recensioni
Un occhio di riguardo va riservato alle recensioni che hanno un forte potere sulle transazioni e possono valere incrementi di vendita a 2 cifre.
4. Stock e inventario
Prima di partire però mai dimenticarsi di controllare i dati di vendita passati per avere un’idea di quanto inventario mantenere in stock. Prevedere le vendite potenziali è un passo importante per poter pubblicizzare un prodotto su Amazon.
5. Advertising
Infine va stabilita quale piattaforma utilizzare – search o display – e qual è il formato migliore – sponsored product o sponsored brand.
3) La centralità strategica dell’Amazon Store: lo shop di marca
Amazon dà la possibilità di creare una pagina brandizzata dedicata solo ai prodotti di uno specifico brand e di pubblicarla sulla piattaforma. Questo strumento, utile a dare uno stile alle pagine prodotto e a dare rilievo al marchio rispetto ai competitor, serve anche a creare uno storytelling più specifico attorno ad esso.
Si tratta di vere e proprie pagine che si possono personalizzare al 100% attraverso immagini, video, testi, sezione offerte lampo e link interni ad articoli specifici. Uno strumento utile a generare traffico indirizzato, su del quale si possono ricavare tutti gli analytics.
4) Soluzioni pubblicitarie per le transazioni: la search [Amazon Advertising]
Amazon Advertising offre, in base agli obiettivi, diversi modi di fare pubblicità: con annunci Sponsored Brand, annunci Product Display, annunci Sponsored Product.
Attivare le campagne è facile e immediato, ma quali sono gli errori da non commettere?
Questi i consigli per fare veramente la differenza:
− non generare campagne esclusivamente ‘tattiche’ e di vendita
− non smettere di seguire le campagne, ma continuare ad ottimizzarle
− non affidarsi solo al targeting automatico
− continuare a monitorare il lavoro dei competitor
− seguire i suggerimenti semi-automatici di Amazon
− non sponsorizzare tutti i prodotti tutto l’anno
− usare parole chiave mirate, ma sempre in frasi brevi
5) Soluzioni pubblicitarie per il branding: la display [Amazon DSP]
Amazon DSP [display] concede spazi pubblicitari on e off Amazon ai clienti per sponsorizzare i loro prodotti. Il servizio sfrutta il fatto che Amazon conosce i reali interessi dei suoi utenti nel dettaglio: segue e traccia le loro scelte di acquisto e le loro ultime ricerche. Un targeting mirato che fa delle campagne display uno strumento efficace a cui affidarsi.